La donna, il mito, la fantasia.
Omaggio a Pippa Bacca
LA DONNA, IL MITO, LA FANTASIA
Omaggio a Pippa Bacca
La donna, il mito, la fantasia è una mostra collettiva organizzata dal Ponte degli Artisti, dedicata alla donna per l’8 marzo e come omaggio all’artista Pippa Bacca.
Il titolo della mostra “la donna, il mito, la fantasia” coinvolge artisti di ogni età, con la realizzazione di opere che prendono spunto dall’arte di Pippa Bacca senza voler ripercorrere le vicende tragiche della sua vita, ma riproponendo la sua voglia di trasformare sogni e progetti in realtà positive, giocando sulla con-fusione di vari elementi tra mito, fantasia e incontro con gli altri.
La mostra collettiva sarà presentata in due spazi espositivi e che avranno nell’8 marzo “festa della donna” il punto di congiunzione.
2-10 Marzo – Fabbrica del Vapore – Via Procaccini, 4 Milano (Spazio Messina – Piano Terra)
Installazione artistica dedicata a Pippa Bacca, realizzata dal gruppo Sul filo dell’Arte (socie del Ponte), oltre alcune opere di Pippa che rappresentano il Viaggio delle Spose (concesse dalla famiglia di Pippa Bacca).
Nella giornata dell’8 Marzo dalle ore 14,00 alla 18,00 alcuni artisti si esibiranno in “performance” in omaggio a Pippa Bacca.
Orari mostra: Martedì-Domenica 10,00-13,30 – 15,00-18,00
(Lunedì chiuso)
Inaugurazione mostra 2 Marzo 2019 alle ore 18,30 (Spazio Messina – Piano Terra).
Alle ore 21,00 The Good News Female Gospel Choir si esibirà nel concerto/spettacolo A marzo l’otto e canto.
Ingresso LIBERO
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8-16 Marzo – Spazio REPART del Ponte degli Artisti – Mezzanino Metrò REPUBBLICA del Passante Ferroviario.
(Ingresso Metrò: angolo Vittor Pisani / Viale Tunisia)
Esposizione delle opere di Pippa Bacca (concesse dalla famiglia di Pippa Bacca) e proiezione di un filmato a lei dedicato “La Sposa – the bride/la mariee”. Esposizione della collettiva di opere realizzate dagli artisti del Ponte in omaggio a Pippa Bacca e a tutte le donne. Nella giornata dell’8 Marzo dalle ore 19,00 alla 21,00 alcuni artisti si esibiranno in “performance” in omaggio a Pippa Bacca.
Presentazione critica del Prof. Vittorio Raschetti
Orari mostra: Lunedì-Sabato 15,00-19,00
(Domenica chiuso)
Inaugurazione 8 Marzo 2019 alle ore 19.00
Ingresso LIBERO
Omaggio a Pippa Bacca
Un delicato medium materico in grado di accogliere, proteggere, custodire. Un filo sottile di affinità lega il mondo in una infinita tessitura di relazioni concettuali, antropologiche ed esistenziali come paziente sutura delle faglie di rottura che si aprono nella struttura dissociata del presente. Un rimando latente, un filo sottile di affinità con il resto del mondo o con ciò che resta del mondo, un intreccio tra la trama e l’ordito di strutture non solo formali, ma anche logiche e sintattiche, una tessitura non solo materiale ma concettuale che si intravede scorrendo il filo infinito del senso dal lato inafferrabile dell’eterno rovescio delle storie.
Solo forze inattese sanno spostare il punto di vista sulla realtà abbandonando abitudini per addentrarsi nella Terra ignota già disposte ad inoltrarsi nei misteri interiori, accolti da paesaggi dimenticati nel tempo profondo dei riti ancestrali. Occorre disporsi a socializzare il gesto creativo, sottraendolo alla solitudine ideativa dell’artista per portarlo nello spazio dello scambio e dell’esperienza vitale. Solo allora l’arte ripete il rito di un gesto quotidiano divenendo azione allargata, non localizzata, non limitata alla creazione dell’oggetto artistico, ma disposta all’impegno creativo del vivere autentico immersi nella consapevolezza incarnata in una scultura vivente di relazioni. Chi sceglie di l’autentico si prepara ad essere artista, agendo ogni istante mosso da un istinto vitale di abbandono sacrificale misto a consapevolezza vitale. Utopica ma pratica, direzione decisa e intransigente, espressione lirica di riconciliazione con la dimensione della purezza evocazione di politica dell’Anima.
Attraverso pratiche di relazione creativa collettiva, si mobilitano processi di autoeducazione a forme di socialità e riscoperta dell’interiorità, una forma di arte plurale capace di plasmare una nuova attitudine sociale. Occasioni di coesistenza per mitigare il conflitto latente, per intrecciare percorsi di cooperazione estetica e simbolica nella direzione della relazione.
Attraversando il confine, calpestando campi politicamente minati, accennando ad azioni fuori campo visivo. mettendo in gioco sistemi di appartenenze consolidate, frequentando incroci di civiltà, costellazioni di marginalità, svelando manierismi indennitari e travestimenti etnografici e di genere, creando legami, prendendosi cura e donando attenzione. Un approccio fenomenologico prima ancora che etnologico: per interagire senza interferire, protendersi oltre i recinti di protezione, frequentando l’insolito, che è materia prima dell’arte di essere, prima ancora di essere arte.
Vittorio Raschetti