LALE
Titolo opera: “Esule”
Portfolio: “Anime di Cartone”
Anno: 2019
Misure: 60×45
Supporto: cartone trattato con colla vinilica e pasta di gesso
Tecnica: mista (carboncino, acquerelli, acrilici)
Nota introduttiva opera
La Chioma Alessandra – Lale
– „Vedesti il mare, o esule? Vedesti il lavoro eterno ed alterno dell’onda coll’onda? Così è dell’uomo: è perseguito dall’infinito, è sbattuto all’infinito. O fortunato se sopra il suo capo vede brillare una stella”. (Ambrogio Bazzero, scrittore e poeta italiano, 1851-1882).
Ho “rubato” questi versi dalla rete; sono profondi ed immensamente attuali e si “sposano” con ciò che ho elaborato per il tema “I volti della Gioconda”. Avevo già da tempo in mente un portfolio di opere la cui caratteristica predominante fosse il supporto “cartone” (lastre di cartone di riuso), un materiale “povero”, la prima cosa che utilizziamo quando dobbiamo “traslocare”; anche un po’ complicato da rendere affine ad una tecnica mista materica, che ovviamente ho trattato in modo da renderlo più possibile resistente, ma anche “maltrattato” da rendere opportunatamente “vissuto”. L’occasione della Gioconda ha dato l’avvio, l’opportunità, la voglia di iniziare il tutto. Con Lei ho giocato un po’, sia nella composizione dell’immagine (l’idea era quella di sporcarla, affaticarla, renderla triste, con delle lacrime colate), sia nella collocazione espositiva (inchiodata su un telaio invecchiato). L’ho avvolta in uno “strappo” di carta da pacchi (il suo abito di viaggio, il suo “nascondiglio” di anima esule), con un’etichetta ironica che acuisce il titolo dell’opera “Esule” appunto. Tra la Francia e L’Italia e viceversa; ma dietro questa “storia” che il mondo intero conosce, e quindi dietro l’etichetta del “viaggio” c’è il luogo che costituisce il tema proposto dal concorso e oggetto degli studi e ricerche che sono oggi in corso, la Val Veddasca. In conclusione, ritorno ai versi di Bazzero, perché in fondo tutti noi siamo “esuli”, collocati fisicamente in un luogo, proiettati istintivamente in tutt’altro posto, che non necessariamente risponde ad una collocazione territoriale, anzi tutt’altro. Chi ha la sensibilità e la pazienza per estrapolare queste emozioni, la voglia e l’onestà di porsi delle domande e provare a darsi delle risposte, la leggerezza o l’incoscienza di lasciarsi ogni tanto andare e poi ritornare, ebbene potrà sicuramente affermare che è un Esule.
Alessandra La Chioma – Lale