MICHELE PENNA
TITOLO OPERA: “MONNA LISA (#021g 2019)”
Dimensioni: 50 x 60 cm
Tecnica; mista
Sezione: altro
Michele Penna si appassiona al mondo dell’arte nel 2003 ed inizia un percorso artistico grazie alla sua esperienza lavorativa nel campo dell’elettronica e della meccanica di precisione.
Ben presto sviluppa una sua tecnica, affinata dalla curiosità nell’accostamento e lavorazione di più materiali quali metalli, circuiti stampati, ingranaggi varie componentistiche elettroniche.
È tangibile una sua crescita artistica, ad oggi infatti è possibile apprezzare tale evoluzione accuratamente suddivisa in cinque “COLLEZIONI”: ASSEMBLAGGI, CUBI, POP ART, SEDIE e QUADRI.
Le molteplici sfaccettature del suo stile fanno concepire ogni singola opera come “pezzo unico” e volutamente irriproducibile.
Provando ad interagire tra l’osservazione materica ed il messaggio che Penna intende trasmettere, si possono percepire le personali emozioni che lo hanno influenzato; e che caratterizzano ogni singola creazione.
Da sempre sostenitore del riciclo e particolarmente sensibile al rispetto per l’ambiente, si impegna a riutilizzare quanto più materiale di recupero e scarto possibile, che va a testimoniare una costante continuità di idee/posizioni e di originalità stilistica.
La sua filosofia di arte è chiaramente riconducibile alla celebre citazione del chimico Laurent De La Voisier: “NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE; MA TUTTO SI TRASFORMA.”
Questo a rendere uno “scarto” materia prima e fulcro della sua espressione artistica concreta, restituendo valore ed utilità anche a tutto ciò che automaticamente per chiunque potrebbe diventare un “rifiuto”; quindi smaltito come tale.
La sua concezione di ARTE spazia tra le sue originali intuizioni, e le ispirazioni di diversa natura, come: J. Pomodoro, P. Arman, A. Castiglioni, Wharrol, L. Da Vinci, M. Schifano..