VITTORIO SIMONINI
indifesa – arte contro la violenza di genere
Fabbrica del Vapore – Milano
2 – 10 Marzo 2019
Opera di Vittorio Simonini
indifesa – arte contro la violenza di genere
Installazione artistica curata e realizzata da Savi Arbola Appiani
ideatore e fondatore del Ponte degli Artisti “la scaletta dell’arte”
Angeli mutanti
lI ruolo dell’artista ricalca quello di un custode dell’autenticità attraverso la cura della spontaneità e della purezza dello sguardo, unendo l’innocenza e la miracolosa forza della fragilità. Siamo dove sogniamo – sembra suggerire l’artista – dove si promette l’impossibile, dove si disattende ogni principio di realtà, dove anime sconosciute si scoprono simultanee, implicate senza nessuna ragione apparente, senza alcuna ragione sufficiente.
In fondo ogni gestazione è un processo di mutazione genetica in tempo reale, di bio-tecnologia in atto all’interno di un processo di metamorfosi dell’umano dato che la persona non rappresenta un essere statico e definitivo, ma appartiene ad un processo in continuo divenire, in costante via di ridefinizione. La gestazione è solo il momento più evidente di questa metamorfosi inarrestabile che riguarda sia il soggetto individuale, sia il genere umano. Se la funzione fondamentale dell’arte è sviluppare una tensione ad interrogare gli orizzonti del possibile delle forme e tradurre nello spazio le tensioni dell’anima, se è intrinseco al fare artistico una vocazione al divenire un calco dell’anima, allora un simulacro di placenta diventa una faustiana ampolla di distillazione della vita. Le anime per venire al mondo si immergono nell’intimità profonda delle madri, galleggiando nella protezione senza tempo della comunione simbiotica della bolla della diade originaria dove l’uno non è mai solo ed il due è indivisibile. Una monade, un microcosmo autosufficiente, compiuto ed omeostatico, una perfetta commistione sanguigna dello stesso plasma. Il guscio spezzato del macrocosmo universale mostra un perfetto parallelismo tra cosmogonia, nascita mitica dell’universo ed origine umana sempre mutante. Angeli apolidi, ibridi transgenici, pronti a fecondare con un soffio vitale l’intelligenza nel dono della differenza. Si entra nella vita, senza bussare, senza essere pronti, in una cascata di acque, costretti a spingere aria nei polmoni, chiedendosi: “dove siamo, quando entriamo nel mondo?“
Vittorio Raschetti
Vittorio Simonini è nato e vive a Viareggio. Poeta e scultore, ha assecondato una vocazione per l’arte che lo ha portato ad evolvere in un linguaggio intenso, iconoclasta, intransigente, etico ed intriso di passione per la nudità dell’anima. Ha trovato nel fuoco una energia primordiale che impiega per accendere le sue sculture di vitalità ed infiammarle di verità. Per lui l’arte è desiderio di libertà, rifiuto di restrizioni mentali e di confini culturali.